Teatro

Speciale NTFI 2014: Nuove drammaturgie e classici russi, dimenticando Eduardo

Speciale NTFI 2014: Nuove drammaturgie e classici russi, dimenticando Eduardo

Dal 6 al 22 giugno 2014 torna a popolare la vita culturale partenopea il NTFI 2014 - Napoli Teatro Festival Italia 2014. Giunto ormai alla sua VII edizione proporrà ben 30 spettacoli tra cui 9 prime assolute, 9 prime italiane e 2 riallestimenti, che saranno messi in scena con un investimento complessivo di circa 4 milioni di euro. Il festival sarà, così come nelle ultime edizione, un’occasione unica per visitare e riscoprire, sotto una nuova veste, alcune particolari location, dal Museo Nazionale Ferroviario di Napoli “Pietrarsa”, all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, al Dormitorio Pubblico di Napoli, oltre ai più importanti teatri cittadini: Mercadante, San Ferdinando, Nuovo Teatro Nuovo, Galleria Toledo, Teatro Sannazzaro.

Evento di punta di quest’edizione sarà la corposa retrospettiva su Anton Čechov, con ben 6 allestimenti. Due saranno gli spettacoli, “Zio Vanya” e “Tre sorelle”, che il regista russo Andreij Konchalovsky metterà in scena in lingua originale con sopratitoli in italiano; un doppio allestimento che ha già conquistato il pubblico inglese utilizzando la stessa scenografia e lo stesso cast di attori per entrambi gli spettacoli, evidenziando così le impressionanti similitudini tra i due capolavori cechoviani. Il lituano Rimas Tuminas proporrà uno “Zio Vanya” che farà leva sulla tradizione attoriale basata sullo sport, sull’acrobatica e sulla clownerie grottesca. Il direttore artistico del festival e dello Stabile di Napoli, Luca De Fusco, sarà il regista de “Il giardino dei ciliegi”, per le musiche di Ran Bagno ed i movimenti coreografici di Noa Wertheim (Vertigo Dance Company). L’argentino Marcelo Savignone proporrà un mix surreale tra la cultura argentina e quella russa nel suo “Un Vania”. Infine Gianluca Merolli curerà la messa in scena del “Un gabbiano”, adattamento tra cinema, teatro e musica del noto testo dell’autore russo.

Marco Sciaccaluga, con “Il Sindaco del rione Sanità” protagonista il genovese Eros Pagni, e Francesco Saponaro, con il poco conosciuto “Dolore sotto chiave”, rappresenteranno con i loro allestimenti l’esiguo omaggio che l’organizzazione del festival ha scelto di dedicare ad Eduardo De Filippo, nel trentennale della sua morte.
La drammaturgia napoletana sarà presenta inoltre con Enzo Moscato, “Istruzioni per minuta servitù”, quindi con Giuseppe Patroni Griffi, di cui Arturo Cirillo porterà in scena una drammatizzazione del romanzo “Scende giù per Toledo”, e Manlio Santanelli, con “Per oggi non si cade” la cui regia è firmata da Fabio Cocifoglia, il cui allestimento si svolgerà come una visita drammatizzata nelle aule dell’Accademia di Belle Arti. Davide Iodice sarà l’autore della piecé ispirata al famoso dipinto esposto a Napoli, le "Sette opere di Misericordia" di Caravaggio, “Mettersi nei panni degli altri/vestire gli ignudi” che vedrà il Dormitorio Pubblico cittadino ed i suoi ospiti divenirne i protagonisti. Completano la nutrita schiera di artisti napoletani, Giuseppe Sollazzo, “Il giorno in cui ci siamo incontrati e non ci siamo riconosciuti", in cui trenta attori di varie nazionalità, senza l’uso di parole, daranno vita al gioco scenico dell’esistenza, e “Making Babies” di Fortunato Cerlino, una riflessione sul tema della maternità e della paternità, ricca di ironia e spunti comici, tratto dall’omonimo testo di Anne Enright.
Molta attenzione merita l’allestimento, con traduzione in napoletano curata da Valeria Parrella, di "Finale di partita" di Beckett per la regia di Lluis Pasqual, con l’attore napoletano Lello Arena.

Maurizio Scaparro sarà il regista del suo riallestimento di "Amerika" da Kafka e Riccardo Caporossi, sempre sorprendente nelle sue soluzioni sceniche sperimentali, sarà presente con il suo lavoro, “Mura”. Inoltre sarà presentato "Le ho mai raccontato del vento del Nord" di Daniel Glattauer per la regia di Paolo Valeriona, una commedia dai toni brillanti giocata sull’ormai fragile equilibrio tra vita reale e vita virtuale, "Peggy Guggenheim - Donna allo specchio" di Lanie Robertson per l'allestimento di Alessandro Maggi, “Good people” per la regia di Roberto Andò, scritto dal pluripremiato autore americano David Lindsay-Abaire e "Die geschichte des Kaspar Hauser" per la regia di Alvis Hermanis la cui messinscena, in tedesco con sopratitoli in italiano, sembra calata nel mistero: protagonisti sono dei bambini, travestiti da anziani, e manovrati come marionette da attori vestiti di nero.

Infine sarà proposto un focus con spettacoli ispirati al mondo dei bambini che si aprirà con una piecé dedicata al cinema muto di Buster Keaton, “Lebensraum” di Jakop Ahlbom, un allestimento di grande impatto visivo, “Pinocchio”, del regista spagnolo Gustavo Tambascio ed “Arrevuoto 2014 nono movimento Donogoo”, l’ormai noto progetto di teatro e pedagogia curato da Maurizio Braucci e Roberta Carlotto.

Di interesse anche la serie di letture, presso il Ridotto del Teatro Mercadante, dedicate alla scrittrice Irène Némirosky.

La danza contemporanea si intreccerà come ogni anno alla prosa. Gli israeliani della Vertigo Dance Company, proporranno quest'anno "Reshimo" per le coregrafie di Nora Wertheim, un’indagine sulla dicotomia tra infinito e finito attraverso i passi di otto danzatori. Riproporranno inoltre un riallestimento di una loro storica coreografia "Mana". La coreografa del San Carlo, Alessandra Panzavolta, curerà le coreografie di una particolare "She-Ra-Zade" portata in scena dal Balletto Nazionale del Kossovo. Infine, “Addio alla fine”,  l'ultima creazione di e con Emio Greco e Pieter Scholten, spettacolo itinerante tra interni ed esterni degli spazi del Museo Ferroviario di Pietrarsa.


Napoli, Teatro Festival Italia 2014
Dall’6 al 22 giugno 2014
Info: https://www.napoliteatrofestival.it

La biglietteria aprirà l’8 maggio con sede centrale presso il Teatro Mercadante (Piazza Municipio, Napoli)